CHIESA DI CRISTO
CARAPELLE
Corso Matteotti, 18
Per un Ritorno al Cristianesimo delle Origini
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La Cena del Signore
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"Il calice della benedizione che benediciamo, non è la comunione col sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è la comunione col corpo di Cristo? Siccome vi è un unico pane, noi, che siano molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.” (1Corinzi 10:16-17)
L’Apostolo Paolo sentì la necessità di chiarire ai Corinzi il significato della Cena del Signore, che era, oltre al battesimo, l’unico atto simbolico della Chiesa di Cristo del primo secolo.
Quando Gesù parlava dell’offerta del Suo corpo e del Suo sangue, si riferiva sempre all’offerta di Sé stesso al Padre per la redenzione dell’umanità. (Vangelo di Luca 22:19-20)
Trasferendo quest’idea alla celebrazione della Santa Cena, i cristiani, secondo il comando di Cristo, benedicono, cioè ringraziano, come comunità, Iddio per la redenzione dalla schiavitù del peccato e della morte spirituale. Si tratta di un atto solenne ed ufficiale che il Signore ha voluto e che i Cristiani non abbiamo alcun diritto di omettere o comunque alterare nel suo significato.
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Cena del Signore: La comunione
Quando si parla di comunione con il «corpo ed il sangue» di Cristo, si parla di comunione con la persona di Cristo. Naturalmente questa comunione non è effettuata dal rito stesso, che è solo simbolo di una realtà che già ci deve essere, ma piuttosto la suggella, la manifesta esteriormente.
La comunione con lo stesso Cristo, comporta necessariamente la comunione tra loro di tutti quelli che partecipano alla Santa Cena. Si tratta quindi di un atto molto impegnativo, in cui, se non si è sinceri, si rischia di essere degli ipocriti. (1Corinzi 11:28)
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Cena del Signore: La commemorazione
“Fate questo… in memoria di me.” (1 Corinzi 11:25) Noi ricordiamo solennemente il sacrificio di Cristo per i nostri peccati. Non è però il nostro un ricordare sterile, o almeno non dovrebbe esserlo, ma ci spinge alla gratitudine e alla consacrazione, a nostra volta, a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro unico Sommo Pontefice.
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Cena del Signore: Un simbolo
Questa era un’idea comune al tempo di Gesù, tanto che una volta tra coloro che ascoltavano i Suoi insegnamenti vi fu uno che esclamò: “Beato chi mangerà del pane nel Regno di Dio». Gesù allora, prese da questo lo spunto per narrare la nota parabola del convito.” (Luca 14:15)
Da tutto questo dobbiamo renderci conto della straordinaria ricchezza simbolica della Cena del Signore ed approfittare di questo mezzo che Egli ha voluto mettere a disposizione della Sua Chiesa per crescere nella vita spirituale.
Cerchiamo di comprendere sempre meglio quello che facciamo ogni qual volta prendiamo parte a questo pane e questo vino, disponendoci degnamente: “Chiunque mangerà il pane o berrà il calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore. Or provi l’uomo sé stesso, e così mangi del pane e beva del calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve il proprio giudizio, se non discerne il corpo del Signore.” (1Corinzi 11:27-29)
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